È un Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Maxillo-facciale.
Per esercitare la professione deve:
- aver conseguito la Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia.
- possedere l’Abilitazione all’esercizio professionale conseguita a seguito del superamento di apposito Esame di Stato.
- essere iscritto all’Albo dei Medici Chirurghi della FNOMCeO Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. Per la provincia di Torino l’Albo è consultabile su OMCEO.TO.
- aver conseguito il Diploma di Specializzazione in Chirurgia Maxillo-facciale presso una delle Scuole di Specializzazione attive in Italia nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia. La Specializzazione deve essere indicata nell’Albo.
- seguire l’aggiornamento “E.C.M. - Educazione continua in medicina”, il programma nazionale obbligatorio che prevede la frequenza, ogni anno, di corsi formativi finalizzati all’aggiornamento e al mantenimento di un elevato livello di conoscenze teorico-pratiche. L’aggiornamento E.C.M. è un dovere deontologico e, dal 2002, anche legale (in base al DLgs 502/1992 integrato dal DLgs 229/1999).
Il Chirurgo Maxillo-facciale interviene chirurgicamente per curare tutti gli organi dello scheletro facciale colpiti ad esempio da fratture, malformazioni, neoplasie, infezioni e malattie degenerative. Inoltre affronta anche la chirurgia più strettamente estetica della faccia (modellamento degli zigomi, mentoplastica, rinoplastica, ecc.).
L’Odontoiatra e il Chirurgo Maxillo-Facciale collaborano:
- nella Prevenzione: insieme sono in grado di intercettare tutte le malattie del cavo orale, anche gravi come le neoplasie, sia di origine dentale sia di origine non dentale.
- nell’Implantologia (branca dell’Odontoiatria): l’Odontoiatra, come responsabile dell’insieme della prestazione (dall’anamnesi del paziente all’esame obiettivo del cavo orale fino alla connessione protesica) può avvalersi delle specifiche capacità chirurgiche del Chirurgo Maxillo-facciale per eseguire l’intervento utile ad inserire gli impianti dentari nelle ossa mascellari.
- nella Chirurgia pre-protesica e pre-implantare: se l’osso dei mascellari è scarso il Chirurgo Maxillo-facciale può ricostruirlo, in altezza e spessore, per rendere possibile l’inserimento di impianti dentari a cui connettere le protesi.
- nella Chirurgia Ortognatica (branca della Chirurgia Maxillo-Facciale): il Chirurgo Maxillo-facciale si avvale dell’Odontoiatra per preservare la salute dei denti prima, durante e dopo il trattamento ortodontico e chirurgico.
Come scrive il Ministero della Salute “l'integrazione tra le varie figure professionali è essenziale per la migliore tutela del paziente” perché “dall'apporto delle diverse competenze e conoscenze non possono che derivare vantaggi per la salute del cittadino, fine ultimo dell'attività di tutti i professionisti della salute”.
Una stretta collaborazione con l’Ortodontista è necessaria prima e dopo gli interventi di Chirurgia Ortognatica, la branca della Chirurgia Maxillo-facciale che corregge le mascelle con aspetto diseguale e sproporzionato per malformazioni congenite o acquisite che non è possibile correggere con l’Ortodonzia.
Un trattamento ortodontico è indispensabile prima dell’intervento per allineare i denti e, dopo, per definire i dettagli dell’allineamento così che i denti possano combaciare perfettamente anche dopo gli spostamenti chirurgici delle mascelle.
- Area Pazienti SICMF (Società Italiana Chirurgia Maxillo-Facciale)
- SIPMO (Società Italiana di Patologia e Medicina Orale)
- SICOI (Società Italiana di Chirurgia Orale ed Implantologia)
- EACMFS (European Association for Cranio Maxillo Facial Surgery)